Fiera del Far-West

fra realtà e leggenda





  Nei giorni 17, 18, 19 marzo si svolta, con successo di pubblico, la FIERA DEL FAR-WEST nella magnifica struttura del Centro Ippico Palasturla, a Manerbio in provincia di Brescia






di  Barbara Brighetti


Chi di noi non ha mai sentito parlare di cowboy e indiani o del fantastico mondo del Far-West?
Lo abbiamo amato nei fumetti di Tex Willer, Tom Mix, Captain Miki e fra le pagine dell’Intrepido con Buffalo Bill e poi al cinema con grandi film come Rio Bravo, Fort Apache, Un Dollaro d’Onore, Sentieri Selvaggi, Un Uomo Chiamato Cavallo, Piccolo Grande Uomo, Balla coi Lupi e persino nei libri di storia con le battaglie di Little Big Horn, Sand Ceek e Bear River. La storia del Far-West è diventata leggenda ed attraverso uno stile di vita, fatto anche delle prodezze di cavalli e cavalieri, vive ad oggi ricco di folclore il mito incrollabile del West.
Lo faceva Buffalo Bill nel diciottesimo secolo, portare in giro per il mondo uno spettacolo che raffigurasse il profondo Ovest e la sua gente, trasformando tutto in un fantastico show. L’Italian Team Penning Association, Comitato Organizzatore di questo evento, ha lavorato per riunire cavalli, cavalieri, stand, aree espositive e spettacolo di rodeo, proprio nell’ottica di ricreare quella magica atmosfera con il desiderio di farla conoscere e vivere da vicino. L’obbiettivo e stato centrato e ripagato da un alto numero di partecipanti che hanno riempito i box di cavalli iscrittisi alle gare e gremito gli spalti durante gli spettacoli.
Il precorso fra gli spazi espositivi, caratteristici del WEST odierno e della monta americana, erano ideati per conoscere questo modo in tutti i sui aspetti: dalle selle e i finimenti, agli stivali, al cappello, all’abbigliamento, a tutto ciò che poteva servire alla cura del cavallo: recinti, mangimi, sali minerali, medicinali, fieno; c’erano persino i possenti fuoristrada dai grandi pneumatici dentati, alle mitiche Harley Davidson, ai quadri della Polaris. Insomma si poteva acquistare tutto ciò che si potesse desiderare per diventare dei perfetti cowboy dalla testa ai piedi, cavallo compreso. Infatti tutta l’ambientazione e la ristorazione erano rappresentative di questo mondo con cucina Tex Mex, musica Country e persino balli di Line Dance con l’esibizione dei ballerini fra i quali anche il folto gruppo al seguito di DJ Mich. Per i palati raffinati non mancava un po’ di italianità con l’angolo dei pregiati vini Colledoro.

ANNI DA LAVORO
Molto interessanti sono state le dimostrazioni fatte con gli Australian Cattle Dog di Andrea Mischianti e G.B. Lavezzi e lo European Stock Dog Club . Al solo comando di un fischio questi cani radunano e spostano le mandrie di bestiame lavorando in perfetta sintonia con i cowboy. Li vedremo sulla RAI, ripresi dalle telecamere della trasmissione Cani e Gatti in onda su RAI 2.
Andrea con il suo abile team di compagni della I.R.R.A. si sono esibiti anche in una dimostrazione di dummy roping in arena. Il loro stand è stato meta di molti visitatori grazie anche alla presenza degli irresistibili cuccioli di cane che giocavano rotolandosi nel fieno.

La manifestazione ha raccolto una nutrita rassegna stampa con un’ampia copertura mediatica: Oltre agli spazi dedicati su Western Side ed alle affissioni a Manerbio, Brescia e Province limitrofe, Il Giorno ha pubblicato articoli dal martedì 14 marzo fino a manifestazione conclusa, poi Brescia Oggi, La Provincia, l’inserto Più con una ampio servizio di 4 pagine a colori, For Men Magazine, Cavallo Magazine, La Vita Cristiana.
Presenti anche sul web sui siti ufficiali dell’evento e del comitato organizzatore www.italianteampenning.com, come anche su www.propolis.it , www.e-cremona.it , www.barbarabrighetti.com .
Sono state inviate centinaia di mail con una bellissima cartella stampa ed un invito a redazioni di riviste, quotidiani e televisioni.
In molti hanno raccolto l’invito.




Abbiamo avuto le telecamere di RAI 2, RAI Sport, RAI Sat, TeleLombardia, Telecolor, Telegestioni e persino il sostegno di Play Radio.
Non sono certo mancate le emozioni: belle ed avvincenti le gare di Team Penning, Cutting e Barrel, ma ciò che ha offerto grande spettacolo è stato senza ombra di dubbio il Rodeo.


XTREME RODEO GLADIATORS
The best and most beautiful things in the world can not be seen or even touched, but felt with the heart! (Helen Keller)

Lo spettacolo meritava proprio d’essere visto: gli inni, la preghiera del cowboy, la parata, le cheer leaders, le abili cowgirls a cavallo, gli indiani che volteggiavano al galoppo per tutta l’arena, i clown che divertivano i bambini… tutto bellissimo.
Una perfetta cornice al vero momento di spettacolo: le luci della ribalta si sono accese quando sono entrati in scena i gladiatori.
Sono loro, i bull e bronc riders, quelli che ci fanno stare con il fiato sospeso e che ci regalano ciò che in un Rodeo si vede, si tocca e ci balza addosso in tutta la sua irruenza: tori scatenati , cavalli che sgroppano, cowboy che lavorano sodo agli chute e nell’arena, polvere, sudore, fatica e adrenalina che scorrono a fiumi.
Ma le sensazioni più forti io le ho provate dietro le quinte dello spettacolo.
Là, dietro le gabbie, miscelate alla polvere ed al sudore, c’erano emozioni profonde e toccanti, fatte di sguardi e di intese. Quelle sensazioni che si percepiscono nell’aria, e che la caricano di magia, di energia positiva e che fanno battere forte il cuore. Vere palpitazioni che nascono nel segno della passione, della professionalità e della preparazione. Queste le parole d’ordine dietro le quinte dello spettacolo di Stefano Baldon. Quelle che impediscono ai suoi cowboy di sentire il dolore di una lussazione, di un muscolo stirato, di una mano o di un piede rotti, di una botta tanto forte da far vedere le stelle. Quei ragazzi si capiscono in un batter d’occhio, hanno una perfetta sintonia d’intenti e non abbandonano il campo fino a che tutto non è tornato al suo posto e non si è posato l’ultimo granello di polvere nell’arena.
E’ proprio vero che le cose migliori e più belle al mondo non possono essere ne viste ne toccate, ma vengono percepite dal cuore.
Ed io le ho percepite quelle emozioni là dietro le quinte del Rodeo fra i quei gladiatori umili e coraggiosi. Uno su tutti, il piccolo Andrea Dotti, 12 anni, una perfetta miniatura di un cowboy con la C maiuscola.
Molti la felicità non la trovano perché non sanno dove cercarla, il piccolo Dotti la trova a cavallo del toro! Questo è da sempre il suo desiderio: diventare un campione di Bull Riding. Lui e i ragazzi del Rodeo hanno tutta la mia ammirazione per la passione che sanno trasmettere a coloro i quali si avvicinano al loro mondo. BRAVI!

Come cavalcare il toro in 5 mosse:
Se hai proprio deciso di voler salire a cavallo di un bestione di 700kg ecco come devi fare:
1. Il torno viene condotto in una gabbia a cielo aperto chiamata "chute". A questo punto dall'alto si cala una corda in canapa ("bull rope" che da un lato ha un terminale e dall'altro un asola) che viene passata sotto alle ascelle del torno e stretta alla tua mano. Questa corda è tutto ciò che hai per tenerti in groppa al toro oltre alla forza nelle ginocchia, al senso dell'equilibrio e alla forza di volontà!
2. Stretto il pugno sulla "bull rope" ti cali sul toro dall'alto all'interno del "chute" e ti porti il più avanti possibile con l'inguine a contatto con la mano che hai stretto alla corda. L'altra mano resta semi tesa sopra alla testa e ti servirà per darti equilibrio (stando attento a non usarla per tenerti stretto (con la mano libera non devi toccare il toro se no vieni squalificato).
3. A questo punto stringi bene le gambe e quando ti senti pronto fai in cenno con la testa e viene aperta la porta del "chute"
4. Il toro esce girando su se stesso, scalciando e sgroppando. E quasi impossibile, ma devi resistere in groppa al bestione per 8 secondi senza cadere o toccare il toro con la mano libera, pena la squalifica.
5. Passati 8 secondi (a cavallo di un toro 8 secondi diventano infiniti) suona una sirena e tu puoi scendere… Scendere da un toro che sgroppa non è affatto facile! Per farlo bene usi la sgroppata del toro per farti catapultare il più lontano possibile da lui.

A questo punto non ti resta altro da fare che contattare Stefano Baldon (I.R.C.A.) cel: 338.5784196 ed al grido di “let’s Rodeoooooo”, tenta subito di cavalcare il tuo primo toro!