Anno 4 - N. 10 / 2005


RARE PERLE NATURALI

LA SIMBOLOGIA I MITI LA STORIA

Non esiste nulla al mondo di più unico, raro, bello ed esclusivo delle fiammeggianti perle “melo” e delle perle “rosa”, le famose conch pearl

di Adriana Pavin - fotografie di Giuseppe Toja



Orecchini

Eccezionale coppia d perle naturali grani 243, 36 (ct. 60,84) grani 234,72) (ct. 58,68) perfettamente sferiche, color arancio intenso, con pronunciato flamage. Sono montate su un paio di orecchini in platano e diamanti.


Nell'odierna civiltà dell'immagine e dell'apparenza, in cui la bellezza tende a manifestarsi come una delle tante facce del silenzio della coscienza e dei sentimenti, queste rarissime perle, opera della natura, offrono un senso di consolazione, un sentimento di stupore tenero e umano che scioglie ogni insidia narcisistica.
Sono questi sentimenti che al di là di ogni interesse speculativo, hanno indotto l’Autore a scrivere e a dedicare alla giovane moglie questo "Rare, Pure e Preziose Perle", così chiamate dall'Apostolo Tommaso nei suoi "Atti", a proposito del "Principe d'Oriente" che cerca la "perla" come Percival cercava il Santo Graal.
"Rare, Pure, Preziose": sono le perle Melo di un insolito e affascinante colore arancio, e le perle Rosa.
Le perle Melo sono circa 80 in tutto il mondo ed il gasteropode che le generava sembra non esistere più. Molto rare e preziose sono anche le perle Rosa, che la cronaca indica come le gemme preferite da re, regine e marajà.
"I simboli - dice Roberto Sciaguato - sono essenziali nella vita di un uomo, danno significato alle sue azioni ed alla sua immagine" e ci racconta, nel suo volume “Rare Perle Naturali” di queste rarissime ed affascinanti perle partendo proprio dalla simbologia, dai miti e dalla storia che le accompagnano.

La "Perla", in tutte le sue forme e colori è un simbolo lunare legato all'acqua ed alla donna e la costanza dei suoi significati è notevole quanto la loro universalità.
In ogni epoca la perla ha svolto un ruolo mistico. Essa rappresenta la sublimazione degli istinti, la trasfigurazione degli elementi, la brillante conclusione dell'evoluzione. Assomiglia all' "Uomo Sferico" di Platone, immagine della perfezione ideale delle origini e dei fini dell'Uomo. La perla, racchiusa nella conchiglia, è "il genio della notte".
È il simbolo della verità, della conoscenza, la cui acquisizione necessita, sempre, uno sforzo. Per il sufi iraniano Shabastari la perla è "la scienza del cuore: quando lo gnostico ha trovato la perla, il compito della sua vita è compiuto".
In Cina la perla era simbolo d'immortalità, così come la giada e l'oro.

Le perle "Melo", che eccezionalmente sono state presentate a Milano nel Novembre scorso e che sono qui rappresentate, sono le mitiche "perle fiammeggianti" che compaiono, per la prima volta, in antichi dipinti cinesi del VI secolo a.C. raffiguranti una "perla infuocata" rincorsa da un drago giallo a cinque artigli. Il drago, custode dei tesori nascosti, è il guardiano della perla. Il drago e la perla infuocata sono la manifestazione dell'onnipotenza imperiale cinese e vietnamita: la faccia del drago simboleggia il viso dell'imperatore, il movimento del drago ne indica il portamento maestoso; la perla del drago, che si ritiene custodita nella sua gola, rappresenta il suono indiscutibile della parola dell'imperatore, la perfezione del suo pensiero e dei suoi ordini. Anche Mao Tse Tung, in un suo discorso pubblico, ebbe a dire che "… non si deve mai discutere la "perla” del drago"!
Quindi, se il drago rappresenta il potere assoluto dell'imperatore, la perla color arancio che l'accompagna rappresenta la "perfezione". Insieme furono, per millenni, il simbolo e la rappresentazione, di fronte al mondo, della famiglia imperiale sia cinese sia vietnamita.

Le trenta perle Melo della collezione "La Piramide", rarissime, non forate, perfette nella forma sferica, appartengono all'antico tesoro imperiale vietnamita ed alla sua simbologia: due draghi che proteggono una perla infuocata.
Nel 1955, quando la famiglia imperiale vietnamita fu deposta ed il Vietnam trasformato in Repubblica, l'ultimo imperatore, Bao Dai, si rifugiò in Francia e parte del tesoro imperiale andò disperso o venduto, pezzo a pezzo, in Europa.
Se la perla Melo è la perla dell'antica storia cinese e vietnamita, la perla Rosa è la gemma che ha dominato l'alta gioielleria del diciannovesimo e parte del ventesimo secolo.
"Non esiste nulla al mondo di più unico, raro ed esclusivo della perla Rosa", dice Susan Hendrickson, la nota archeologa marina, nell'introduzione al volume "Rare Perle Naturali". Per la cultura occidentale, scrive Roberto Sciaguato nel libro, è la gemma che esprime "la nuova sensibilità estetica legata al romanticismo ed al processo di rinnovamento che ha permeato i costumi del XIX secolo".
Protagoniste di gioielli importanti, le perle Rosa hanno fatto parte della collezione della Casa Reale di Francia e della Casa Reale Inglese che incominciò a prediligerle sin dal 1863, quando la Principessa Alessandra di Danimarca, sposa del re d'Inghilterra Edoardo VII, dette inizio ad un' importante collezione di gioielli ornati con queste perle.
Da questo momento le perle Rosa cominciarono ad essere conosciute fra i nobili di tutta Europa ed ambite dalla raffinata ed opulenta borghesia americana. Fra i gioiellieri leader del mercato delle perle Rosa emergono nomi come Tiffany, Cartier, Chaumet, Boucheron e Oscar Massin.
All'inizio del 1900, le perle Rosa avevano raggiunto quotazioni assai elevate. In quegli anni una collana di perle Rosa poteva superare il valore di un dipinto di Rembrandt.
È leggendario lo scambio del gioielliere Cartier che offrì una collana a due fili di perle Rosa per un palazzo nella Fifth Avenue di New York. Il palazzo, ancora oggi, è sede della famosa gioielleria.
Dopo un periodo di pausa dovuto alla prima guerra mondiale che provocò un inevitabile cambiamento dei gusti e dei costumi, le bellissime "Conch Pearl" tornarono alla ribalta negli anni Cinquanta-Sessanta. Le più note star di Hollywood ne riscoprirono il fascino, e fra queste, Elizabeth Taylor che, nel 1987, acquistò una parure di perle Rosa creata appositamente per lei da Harry Winston.
Per la prossima stagione 2005, grandi gioiellieri come Tiffany, Boucheron e Damiani, che hanno un sesto senso nel prevedere le tendenze del pubblico, proporranno gioielli con perle Rosa. Damiani, di recente, ha venduto una delle sue creazioni "rosa" all'attore Brad Pitt che ne ha fatto dono alla moglie Jennifer Aniston.

Oggi, queste magnifiche gemme naturali sono ritornate ad essere molto ricercate in Europa, in Russia, negli Stati Uniti, in Medio Oriente, ma sono sempre più rare. Infatti, hanno ritrovato il loro raffinato potere di seduzione proprio nel momento in cui lo Strombus Gigas, il gasteropode che le genera, sembra essere in fase di estinzione.